La diffusione dei cosmetici naturali è il risultato dell’onda green ed ecologica che ha investito il settore della bellezza (e non solo). L’assenza di ingredienti di sintesi e il ricorso a elementi di provenienza naturale sono i tratti distintivi di questa tendenza che è partita dal mondo del food per arrivare a toccare altri campi, incluso quello della cura del corpo e del benessere. La rivoluzione bio è alle porte, o forse è già cominciata: così, il desiderio di individuare i migliori equilibri possibili tra le molecole di sintesi e i fitoestratti ha interessato non solo i piccoli laboratori di nicchia, ma anche le grandi multinazionali.
Complice il supporto fornito da molte star di Hollywood e da numerosi personaggi del jet set internazionale, come per esempio Gwyneth Paltrow, i cosmetici naturali hanno fatto breccia nel cuore delle consumatrici (e dei consumatori, perché no?), che manifestano una sensibilità sempre più elevata nei confronti delle questioni che riguardano la sostenibilità ambientale. I prodotti naturali in ambito cosmetico nel 2006 rappresentavano appena il 7% di tutto il mercato, mentre dieci anni dopo la percentuale si è moltiplicata per tre. Le ragioni del fenomeno sono molteplici, a cominciare dai consistenti progressi che sono stati compiuti dalla ricerca cosmetica, impegnata nel mettere a punto processi di estrazione più efficienti e nel trovare ingredienti nuovi.
Ecco perché qualsiasi cosmetico naturale oggi ha la capacità di assicurare gli stessi risultati di un prodotto di sintesi, a livello di qualità della pelle e di texture. Si tratta di prodotti a base vegetale, il che vuol dire che comprendono fitoestratti fino al 10% della composizione totale, anche se ulteriori indicazioni da parte del legislatore sono attese in questo senso, anche nella prospettiva e nella speranza di una maggiore chiarezza. Una categoria a parte, poi, è quella dei cosmetici bio, che rifiutano l’impiego di pesticidi.