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Il parquet è una di quelle finiture per la casa capace di accrescerne immensamente il valore. Una casa dotata di pavimenti in legno è infinitamente più confortevole, in quanto il parquet non solo è molto piacevole a livello del calpestio, ma migliora sensibilmente l’isolamento termico ed acustico di una abitazione. Nel caso in cui poi, dobbiate vendere casa, la presenza nel parquet può incidere positivamente sul prezzo di vendita che riuscirete a strappare all’acquirente. Il parquet però ha un unico svantaggio: può essere costoso a causa della pregevolezza dei materiali selezionati. Come fare allora? Accollarsi una spesa poco sostenibile o rinunciare alla bellezza del parquet?

Insieme a Gioma Pavimenti in legno a Trieste, vedremo quali sono nel 2020 le migliori alternative al parquet in legno con i relativi benefici. Si tratta del pavimento laminato e del pavimento vinilico, due alternative ai pavimenti in legno tradizionali che garantiscono due vantaggi sostanziali: un costo più contenuto e minori accortezze dal punto di vista della cura e della manutenzione.

Pavimento vinilico

Il pavimento vinilico SPC è formato da un’anima rigida o SPC (Stone Polymer Composite) dall’elevata densità. Su questo tavolato viene quindi stampato un finish che può tra le varie simulare la finitura naturale del legno. Questo tipo di pavimento è particolarmente conveniente negli ambienti in cui è indicata una maggiore resistenza all’acqua, al calore, all’esposizione alla luce, agli sbalzi termici ed all’umidità.

Come accennato sopra è più economico rispetto ad un pavimento in legno.
Tornando alle caratteristiche, il pavimento vinilico è consigliato per quegli ambienti ad elevato calpestio come centri commerciali, negozi, aziende. Presenta un’impermeabilità del 100% che fa si che se installato in una cucina, bagno o lavanderia non si danneggi, si macchi o si incurvi. Ha una resistenza al fuoco di classe B. È soggetto a trattamento antibatterico. È privo di formaldeide ed altre sostanze le cui emissioni risultano dannose per la salute. È facile da installare anche senza l’uso di colla e si può installare anche dove è presente il riscaldamento a pavimento, in quanto vista l’elevata stabilità dimensionale, non si deforma anche in presenza di elevate temperature.

Il pavimento laminato

Il pavimento laminato è stato storicamente il primo tipo di alternativa al pavimento tradizionale in legno. È la soluzione ideale per chi desidera l’estetica di un pavimento in legno ad un prezzo contenuto. In altre parole i pavimenti laminati sanno ricreare con un buon livello di verosimiglianza, l’estetica delle più popolari essenze lignee, tanto è vero che un occhio poco esperto, non noterà la differenza.

Un pavimento laminato ha inoltre il vantaggio di essere facile e veloce da applicare. Questi pavimenti sono resistenti e si adattano ad ogni tipo di installazione. Per uso residenziale domano personalità grazie alle finiture raffinate ed eleganti, ma anche negli ambienti con elevato calpestio come i locali pubblici, sanno farsi valere.

Il pavimento laminato viene ricavato dalla pressofusione di vari materiali. L’elemento centrale di un pavimento laminato, quello da cui dipende l’estetica e la gradevolezza visiva, è lo strato (High Density Fibreboard), uno strato costituito da fibre di legno amalgamate ad un legante resinoso. Lo strato HDF è l’elemento fondamentale del pavimento laminato ad di sopra del quale viene pressofuso un film o carta che ricrea l’aspetto del pavimento in legno.

Questa finitura tipicamente ricrea l’estetica del pavimento in legno tradizionale e la sua superficie può ricreare le modalità lisce oppure spazzolate tipiche del parquet. Le tecnologie di stampa sempre più avanzate, stanno facendo Sì che la stampa che ricrea l’effetto legno nei pavimenti laminati sia sempre più verosimile.

Entrambi i pavimenti descritti necessitano di minori cure ed accortezze per rimanere belli nel tempo.