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Prima di capire come scegliere uno psicologo Milano, è necessario verificare i motivi per i quali si pensa di averne bisogno. Informarsi è la soluzione migliore da questo punto di vista: le insicurezze personali o gli episodi negativi che si possono presentare nel corso della vita di una persona rischiano di trasformarsi in complicazioni eccessive e in pesi troppo gravosi, in grado di mettere a repentaglio la serenità individuale. Se si ritiene di non avere le forze e le risorse per superare da soli questi momenti di difficoltà, il ricorso a una figura professionale è ciò che ci vuole. Il pericolo che i problemi si cronicizzino nel corso del tempo può avere effetti deleteri: la quotidianità viene logorata, e ciò ha ripercussioni sia sul fronte personale, a livello di relazioni e amicizie, sia sul piano professionale.

Non si può stabilire a priori il lasso di tempo per il quale si avrà bisogno di uno psicologo Milano. Certo è che non è detto che una terapia debba durare in eterno, anzi: oggi, per esempio, la cosiddetta terapia breve è considerata uno degli approcci migliori e più validi, con poche sedute che permettono al paziente di conseguire gli scopi prefissati. Tutto dipende, come è facile intuire, dal tipo di problema che deve essere trattato e dalle esigenze del singolo.

Uno dei fattori che devono essere valutati nella scelta di uno psicologo è senza dubbio il costo. Bisogna mettere da parte l’idea che le consulenze in questo ambito siano destinate unicamente a chi ha a disposizione budget enormi: la terapia è per tutti. Per avere un quadro abbastanza affidabile della situazione si può prendere come riferimento il tariffario nazionale dell’Ordine. Vale la pena di ricordare, poi, che le terapie degli psicologi sono considerate prestazioni sanitarie dal punto di vista fiscale, e quindi possono essere detratte, ovviamente se si dispone delle fatture.