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caratteristiche dei gas

Gas metano e gpl sono due combustibili molto comuni, che ormai da decenni sono entrati a far parte dei nostri sistemi energetici, tanto da essere utilizzati anche come combustibile per auto e moto. In entrambi i casi parliamo di due fonti energetiche a basso impatto ambientale, il minore che si può ottenere partendo da combustibili fossili.

Molto spesso si tende a confonderli l’uno con l’altro, riferendosi genericamente con “gas” senza specificare di cosa in realtà si stia parlando.

Il gas metano è una molecola carboniosa a singolo atomo che, a temperatura ambiente, risulta appunto gassosa a causa del piccolo peso atomico. Il gpl, invece, è una miscela di molecole composta principalmente da propano e butano, due catene carboniose formate rispettivamente da tre e quattro atomi di carbonio. Ciò le rende più semplici da liquefare, senza che sia necessario raggiungere temperature prossime allo zero assoluto. Infatti il gpl viene normalmente erogato proprio in forma liquida, fattore che ne facilita trasporto e stoccaggio.

Vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche peculiari di queste due fonti energetiche così importanti.

 

Gas di petrolio liquefatti

 

La sigla gpl sta ad indicare proprio gas di petrolio liquefatti, ossia molecole appartenenti a quella miscela di idrocarburi chiamata petrolio che, una volta estratto, sono troppo leggere e volatili per permanere in forma liquida.

Questi gas, i quali per molto tempo sono stati scartati e non sfruttati, vengono convogliati all’interno di strutture che, sfruttando alta pressione e bassa temperatura, liquefanno il gas di propano e butano. Questo stato fisico rende molto più semplice lo stoccaggio ed il trasporto. Esso infatti non richiede necessariamente la presenza di gasdotti appositi, ma può anche avvenire grazie a speciali cisterne pressurizzate e termoregolate.

Si tratta comunque di un combustibile ad alta efficienza, superiore persino a quella del metano. La produzione di polveri sottili è bassissima, inferiore a 0.04 grammi per ogni Gigajoule di energia prodotto.

Viene comunemente utilizzato come combustibile per mezzi di trasporto, per il riscaldamento casalingo e anche all’interno di processi industriali.

 

Gas metano

 

Il gas metano è costituito da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno, per questo motivo risulta estremamente volatile e leggero. Viene estratto dal sottosuolo, da giacimenti di roccia impermeabile dove è stato per milioni di anni. Il trasporto del metano avviene per mezzo di metanodotti, ossia dei gasdotti pressurizzati che consentono un flusso continuo di questo gas. Alcuni paesi hanno anche implementato dei liquefattori di gas metano, che attraverso pressioni elevatissime e temperature prossime allo zero, portano il metano ad assumere uno stato liquido. Questo ne facilita il trasporto anche in zone non interessate da gasdotti, ma allo stesso tempo necessita di speciali strutture chiamate rigassificatori che lo rendono utilizzabile nuovamente come combustibile.

Si tratta comunque di una fonte energetica molto efficiente, dall’alto potere calorifico e abbastanza pulita, dato il basso livello di inquinanti (prevalentemente anidride carbonica) derivante dalla sua combustione. Il gas metano ha problemi di stoccaggio relativi alla sua volatilità, infatti esso viene normalmente stoccato all’interno di giacimenti ormai vuoti, pompato quindi all’interno di quei luoghi che un tempo già lo ospitavano. I costi di gestione risultano infatti piuttosto alti, ma la filiera si è evoluta in modo tale da renderlo molto conveniente a livello di mercato ed eco sostenibile.

Esso viene utilizzato all’interno di processi industriali e per il riscaldamento domestico, ma in larga parte il metano viene impiegato nella produzione di energia elettrica. In Italia, infatti, circa il 50% della corrente elettrica prodotta deriva dalla combustione del gas metano, all’interno di impianti molto efficienti sotto il profilo energetico.