Il mercato italiano è pronto per le auto elettriche? Di seguito vedremo un po’ di dati e se il nostro Bel Paese è pronto ad una rivoluzione di settore.
A luglio, il mercato italiano per quanto riguarda l’acquisto di auto elettriche, ha confermato la stessa tendenza che si è verificata a marzo. Infatti, ha confermato che l’immatricolazione di modelli elettrici, continuano a calare e i cali sono stati ancora più alti rispetto a quelli registrati a giugno.
Secondo le analisi della Motus-E che è l’associazione che si occupa di promuovere la mobilità elettrica nel nostro paese, ha dimostrato che la somma delle auto elettriche pure, cioè quelle con possibilità di ricarica e quelle ibride plugin, si sono affermate a 8.670 unità, confermando così una riduzione del 24% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente che contava ben 11.431 auto immatricolate.
Quindi se entriamo più nel dettaglio delle analisi possiamo vedere che, le vendite delle auto elettriche pure sono crollate del 29 %. A luglio del 2021 si contavano ben 3.605 immatricolazioni, mentre per quanto riguarda il mercato delle Ibride plug-in, il mercato è sceso del 20% con l’immatricolazione di poco più di 5000 auto al mese.
Mercato delle auto elettriche è realmente in difficoltà: qual è la causa?
Il mercato delle automotive, a luglio 2022 ha immatricolato ben 109.993 auto, proclamandosi per la prima volta in linea con i numeri del 2021.
La Motus-e afferma che a luglio 2022, “è il primo mese in cui non assistiamo alle immatricolazioni dovute alle consegne delle BEV (Battery electric vehicle) incentivate con ecobonus 2021, che andavano immatricolate entro il 30 giugno 2022; a questo si aggiunge l’effetto della mancanza di prodotto, che è drammaticamente legata alla crisi di materie prime”.
Inoltre, afferma che ancora una volta gli incentivi sono inadeguati e con moltissimi vincoli. Per non parlare dell’aumento di sinistri stradali, così come è risultato da questa analisi di mercato riportata dal sito Alvolante.
Dobbiamo infatti tenere in considerazione, che gli incentivi per le elettriche, sono ristretti al canale privato e con precisi limiti di prezzo, di solito sotto i 35.000 euro. Così facendo però, si perde almeno il 70% delle ipotetiche domande di queste vetture.
Secondo la Motu-E, la mancanza di acquisto di questi veicoli è dovuta principalmente alla mancanza di infrastrutture pubbliche per la ricarica.
Se mettiamo a confronto Italia e Europa, infatti si può smentire questa cosa in quanto “ha più punti di ricarica per veicolo circolante elettrico del Regno Unito, della Francia, della Germania e della Norvegia, e ha un livello di potenza media degli stessi più alto della media europea”.
In tutto questo però, restano problemi e ritardi in quanto occorre:
- Realizzare più di 40.000 mila punti di ricarica entro il 2026;
- Accelerare i bandi per installare le colonnine lungo le autostrade;
- Semplificare le installazioni di punti di ricarica privati.
Visitando i diversi portali presenti in rete, tra cui Finrent (uno dei migliori a mio avviso per il noleggio di auto a lungo termine), possiamo notare come l’offerta di questa tipologia di auto stia gradualmente aumentando.
L’acquisto di un’auto elettrica ha una spesa iniziale maggiore rispetto a una a combustione, ed il motivo principale è la batteria.
Ciò che la rende più cara rispetto a un’auto tradizionale, sono i materiali utilizzati per il motore e per la batteria, in quanto sono materiali volatili e sempre più difficili da trovare e più costosi da estrarre.
Dall’inizio del commercio delle auto elettriche, il prezzo della batteria è in calo, infatti nell’ultimo decennio, sono scese da un prezzo iniziale di 1200 euro per kWh a 137 euro. Il che significa che con un veicolo elettrico con una batteria di 50 kWh si risparmierebbero 43.000 euro.
Nonostante la spesa iniziale di un veicolo elettrico sia più alta rispetto a uno a combustione, il prezzo della manutenzione, è più economico.
A mano a mano che la produzione dei materiali accelera e le batterie vengono migliorate, il prezzo delle auto elettriche potrà essere equiparato alle auto termiche.
Auto elettriche: svantaggi
Fino a qualche anno fa le auto elettriche sembravano un futuro lontanissimo, oggi invece sono già una parte consolidata del mercato automotive.
Nonostante ciò, la tecnologia deve migliorare alcuni punti critici tra cui:
- Autonomi limitata: le auto elettriche, hanno un’autonomia minore rispetto alle auto a benzina, diesel e rispetto anche a quelle ibride. Questo rende impossibile il loro utilizzo quando si vogliono fare lunghi viaggi a causa della mancanza delle colonnine elettriche in autostrada;
- Tempi di ricarica: purtroppo, i tempi di ricarica delle auto green, sono ancora troppo lunghi rispetto alla vita frenetica che facciamo oggi.
Una buona alternativa, sarebbe avere a casa propria una wallbox in modo tale da avere al mattino l’auto pronta, oppure lasciare l’auto in parcheggio attrezzato con una colonnina elettrica; - Sicurezza della batteria: ad oggi le batterie delle auto green, hanno maggiori probabilità di prendere fuoco e dare luogo a un incendio. E una nota da tenere in considerazione soprattutto in caso di incidenti stradali;
- Smaltimento delle batterie: sebbene questo tipo di auto inquinino meno, lo smaltimento delle batterie, se non viene svolto correttamente può risultare antitecnologico.
In conclusione, è bene sottolineare che se fino a qualche anno fa pensare di guidare un’auto elettrica poteva essere una soluzione remota, oggi è un’occasione che hanno in molti.
Grazie alle agevolazioni fiscali, previste dal governo, costituiscono un ottimo incentivo per tutti coloro che vogliono godere dei vantaggi della mobilità elettrica. Basti pensare come molte altre società si stanno mobilitando per convincere gli automobilisti ad optare per l’elettrico.
Un esempio è la nuova assicurazione di Generali per le vetture elettriche. Lo scopo è quello di realizzare una nuova polizza al fine di tutelare i proprietari di macchine e mezzi elettrici.