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canapa cbd normative
Da anni si discute molto in merito alla possibilità di legalizzare la vendita della Cannabis Cbd in Italia. Quest’ultima, è composta dal Cannabidiolo che a differenza del THC, non provoca assuefazione, per converso, rilascia un effetto di rilassamento al soggetto che ne fa uso, non a caso viene utilizzata anche per il trattamento dell’ansia. Ma vediamo nel dettaglio il percorso legislativo della legalizzazione sulla vendita della Cannabis Cbd, il quale è stato caratterizzato da non pochi interventi e modifiche.

Cannabis Cbd: vendita in Italia

In Italia, attualmente, la vendita della Cannabis Cbd è regolata dalla Legge 242/2016. Con il passare degli anni, gli interventi in materia sono stati notevoli, primo fra tutti è quello da parte del Parlamento nel 2019, con il quale si vuole mirare a modificare alcuni aspetti della preesistente legge del 2016. Quest’ultima prevede la possibilità di vendita della cannabis, rispettando il limite del THC da un minimo del 2% fino ad un massimo del 6%, esonerando da qualsiasi responsabilità i venditori. In capo al coltivatore vertono non pochi oneri, prima fra tutti è quello di acquistare semi che “siano certificati a livello europeo”, conservando scrupolosamente nei dodici mesi successivi all’acquisto l’etichetta, come testimonianza per il venditore di essere esente da qualsiasi responsabilità in caso di possibili anomalie. Difatti, la Corte di Cassazione ha affermato, che qualora il venditore riuscisse a dimostrare la documentazione indicando la provenienza del prodotto, non potrà essere perseguito legalmente; allo stesso modo, il consumatore non potrà essere condannato se il proprio venditore agisce a norma di legge. Il punto essenziale in merito alla legalizzazione della vendita di cannabis cbd si fonda su un concetto fondamentale: il cannabidiolo, a differenza del THC, non è soggetto ad alcuna limitazione in quanto ha effetti positivi sul soggetto, limitando l’ansia e l’agitazione. Negli ultimi anni, questa tematica è entrata a far parte della nostre realtà, permettendo la realizzazione di attività che vendono al dettaglio Cannabis cbd. Nonostante tale legge possa essere considerata come una vera e propria svolta in questo mondo, presenta anche un limite: acquistare la cannabis Cbd per uso creativo, quest’ultimo a differenza di quello curativo, potrebbe essere visto come una vera e proprio infrazione dalle autorità, determinando conseguenze importanti per chi ne fa uso se sprovvisto di una ricetta medica che ne prescrive l’utilizzo per il trattamento di determinate patologie.

DDL 2019: nuovi interventi

A seguito di numerose considerazione sulla vendita della cannabis Cbd, quello del 2019 ha segnato un importante punto d’arrivo. Lo scopo è quello di legalizzare in modo assoluto la cannabis, a prescindere dall’uso che se ne fa, proprio come è accaduto in alcuni Stati dell’America. Dopo anni e anni, una semplice proposta è stata finalmente tramutata in un disegno di legge, conosciuto come “Cannabis Legale”, permettendo l’utilizzo della cannabis per scopi ricreativi ma anche la produzione e la vendita della stessa. Secondo quanto previsto dal disegno di legge, è consentito coltivare privatamente un massimo di tre piantine e possedere un massimo di quindici grammi nella propria abitazione e cinque al di fuori, che sia per la vendita o per uso personale. Insomma, delle limitazioni ma che consentono a chi fa uso di questo prodotto, di poter fare affidamento sul proprio venditore.

Acquistare cannabis Cbd: alcune importanti precisazioni

Per chi ha necessità di acquistare questo cannabis cbd è giusto che sia a conoscenza dei requisiti affinché possa essere definita “light” ovvero priva di THC. Il primo passo da fare, prima di acquistare il prodotto è leggere attentamente l’etichetta presente sulla confezione, la quale dovrebbe indicare gli elementi di cui è composta la cannabis. Solo in questo modo si può essere sicuri di aver acquistato un prodotto che non vada ad inficiare sul proprio stato di salute, con conseguenze poco piacevoli e del tutto opposte al rilassamento e al trattamento positivo dell’ansia.