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Alternative vegetali alle proteine

Quando si decide di eliminare del tutto dalla propria dieta i prodotti e le proteine derivanti dagli animali, bisogna fare molta attenzione ai cibi prescelti per sostituire quelli che sono nutrienti importanti per il nostro organismo.

Il mercato offre infatti una vasta gamma di soluzioni del tutto vegetali che però non offrono il giusto fabbisogno, lasciando il corpo povero di elementi di cui avrebbe bisogno.
I burger di soia e altri preparati di questo genere spesso promettono un apporto che in realtà non viene mantenuto, come rivela una ricerca di Safefood, un ente irlandese che si occupa della nutrizione, che ha effettuato una valutazione su ben 354 di questi prodotti.

Una parte non consente all’organismo di ricevere la quantità esatta di proteine, seppure le persone che se ne nutrono sono convinte di operare nella giusta direzione.

Se ribaltiamo però la statistica, possiamo notare che questi elementi poco efficaci sono in realtà solo il 28%, mentre un buon 49% risulta idoneo a sostituire cibi come la carne nell’apporto quotidiano di proteine utili al corpo umano.
Leggendo con attenzione le etichette, infatti, è possibile constatare che i valori nutrizionali sono corretti e, assumendo prodotti di alcuni brand la dieta risulterà comunque salutare e ben bilanciata.
Ogni cibo oggetto di indagine ha mostrato un contenuto variabile di proteine che va da 1 solo misero g a ben 30 g, attestandosi come ottima soluzione per effettuare un pasto completo e decisamente benefico.

Che cosa è importante verificare?

I consumatori devono pertanto operare una lettura attenta di quelli che sono i valori indicati, notando che talvolta il livello di proteine è idoneo e il valore nutrizionale addirittura minore, così da permettere anche una progressiva perdita di peso per tutti coloro che ne hanno realmente bisogno.
Da considerare è quindi la condizione fisica dell’individuo in questione, cercando di modulare questo genere di dieta su quelle che sono le sue esigenze giornaliere e periodiche, così da riuscire a mantenere un fisico equilibrato e allo stesso tempo sano.
Le alternativa, infatti, sono decisamente povere di grassi saturi, capaci di aumentare notevolmente i livelli di colesterolo dannoso nel sangue e favorire la comparsa di alcune gravi patologie cardiovascolari come l’ictus e l’infarto.
Altra nota di merito è l’alta presenza di fibre, spesso meno presenti nella carne, che incentivano il miglioramento dell’attività intestinale e regolarizzano tutto l’apparato in questione.

Con le giuste accortezze, pertanto, i benefici di un regime alimentare di questo genere sono nettamente superiori a uno ricco di proteine animali, che invece devono essere assunte con moderazione per non danneggiare l’organismo.

Purtroppo, invece, dalla ricerca effettuata i livelli di sale sono rimasti pressoché identici e l’invito è quello di un consumo limitato, poiché abbondare in tal senso porta alla formazione di ritenzione idrica e altre problematiche decisamente più serie.

Le conclusioni dell’analisi cosa affermano?

L’insegnamento che è possibile trarre da tutta questa analisi è che il consumo di proteine vegetali è una buona abitudine se ci si rivolge a prodotti validi leggendo con attenzione le etichette, senza tralasciare i valori nutrizionali che vengono solitamente indicati con grande cura.

Solo nel caso in cui il i grammi siano alti, i grassi saturi bassi e il sale contenuto allora è possibile consumare il cibo sapendo di fare decisamente del bene al proprio organismo, introducendo fibre e altri elementi che garantiscono una buona salute nel breve e lungo termine.

In ogni caso, prima di eseguire un cambiamento nella propria alimentazione, è sempre bene chiedere un consiglio al proprio nutrizionista o al proprio medico curante. In base allo stato di salute e alle proprie esigenze, i due professionisti sapranno realizzare un piano alimentare completo e indicato a conferire al corpo ogni nutrimento di cui necessità.