. . .
per cosa si usa il lattice
Il lattice è un materiale che si ricava dell’albero Hevea Brasiliensis, si tratta di un liquido molto viscoso, particolarmente elastico e durevole nel tempo. Viene impiegato nel settore sanitario, in edilizia e soprattutto per la produzione di materassi e guanciali.
In aggiunta ad altre sostanze e con l’aria, il lattice viene trasformato in schiuma.
Solitamente la raccolta di questo prezioso materiale, si effettua quando la sua pianta raggiunge i 5 anni di età, praticando delle incisioni nel tronco, da lì colerà un liquido che verrà raccolto in una ciotola. Le incisioni vengono praticate ogni 48 ore per garantire la scorrevolezza del flusso. Uno stesso albero può essere utilizzato fino a 140 volte per un totale di 20 anni, e da ogni pianta è possibile ricavare annualmente 3 kg di lattice.

Composizione del lattice, e come viene lavorato

Il lattice, per lo più di colore bianco, è formato per il 40% da gomma e per il resto da acqua, piccole particelle di proteine ed enzimi, resine, idrocarburi e granuli d’amido.
Dopo la sua raccolta, il lattice viene sottoposto ad un ciclo di lavorazione: si inserisce dell’aria all’interno del liquido dando origine alla schiuma di lattice che è particolarmente elastica e si distingue per la sua morbidezza.
La schiuma a sua volta sarà sottoposta ad un procedimento di vulcanizzazione che ne garantisce una maggiore trazione ed elasticità.

Proprietà del lattice

Il lattice naturale svolge diverse funzioni, infatti serve all’albero stesso per difendersi, tenendo lontani gli animali erbivori e intrappolando gli insetti che possono rivelarsi nocivi per il tronco.
-Il lattice, oltretutto, è:
  • antimuffa e fungicida, per tale motivo è un materiale diffusissimo nella produzione di materassi ed articoli sanitari;

 

  • elastico, infatti dopo essere sottoposto a diversi procedimenti di allungamento o pressione, il lattice riprende la sua forma originaria, per tale motivo è impiegato nella produzione di guanti;

 

  • ecologico perché per espandere il lattice viene impiegata semplicemente l’aria, senza aggiungere sostanze chimiche che possano inquinare. Addirittura gli scarti di produzione vengono utilizzati come fonte di energia alternativa.

Lattice naturale e sintetico

Essendo estratto da un albero, il lattice si rivela essere un materiale completamente naturale.
Però è possibile ottenere anche una sua variante artificiale con una lavorazione eseguita in laboratorio, che da vita al lattice sintetico.
A prima vista i due materiali possono sembrare simili, ma in realtà il lattice sintetico si presenta più resistente ma non elastico come quello naturale; inoltre non è riciclabile.

Cura dei prodotti in lattice

Per una corretta pulizia dei prodotti realizzati in lattice, come per esempio il materasso, è possibile utilizzare due metodi.
Il primo è quello che prevede l’impiego del bicarbonato che ha proprietà antibatteriche e igienizzanti. Basta semplicemente spruzzare del bicarbonato diluito con dell’acqua sulla superficie da igienizzare.
Il secondo metodo invece suggerisce l’utilizzo di acqua e limone, infatti utilizzando un panno imbevuto è possibile rimuovere macchie ed eventuali aloni di umidità.
Il lattice deve essere lasciato asciugare all’aria, addirittura se si tratta di un materasso va lasciato al sole per almeno 8 ore.

Allergia al lattice

Il lattice può causare allergie con sintomi anche non indifferenti, che possono portare allo shock anafilattico.
Solitamente i sintomi derivanti da un’allergia al lattice sono: arrossamenti, eritemi, orticaria, asma, rinite.