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nascita della cosmetica

La storia della cosmesi ha origini molto antiche ed inizia con la storia dell’uomo sulla terra. Inizialmente utilizzati per decorare caverne o il proprio corpo con scopi protettivi, i colori hanno via via iniziato ad avere una sempre maggiore rilevanza per scopi estetici. Uomini e donne, infatti, hanno da sempre cercato di creare e, quindi, di usare prodotti in grado di migliorare il proprio aspetto fisico, preservando il proprio corpo ed aumentando la propria bellezza.

 

 

Le origini della cosmesi

 

L’uomo primitivo utilizzava i colori già 30.000 anni fa, per dipingere le caverne e decorare il proprio corpo con lo scopo di mimetizzarsi e incutere paura al nemico. Questa pratica veniva utilizzata anche dagli Indiani d’America, che durante le battaglie pitturavano il proprio corpo con colori accesi.

 

Le prime tracce di utilizzo della cosmesi come si intende oggi risalgono al 5000 a.C. in Egitto. All’interno delle tombe dei faraoni, infatti, furono trovati contenitori con composti chimici a base di olio, piombo e colori naturali, utilizzati per il viso e per il corpo.

 

Le donne, inoltre, truccavano gli occhi per accentuare lo sguardo, utilizzando la malachite e il carbone. Per colorare le labbra e le guance in rosso utilizzavano il ferro rosso, mentre per il corpo iniziarono ad usare essenze e oli profumati.

 

Nella Magna Grecia le donne usavano il vermiglio e il piombo bianco per dipingersi il viso di rosa e di bianco. Sia alle donne che agli uomini, inoltre, piaceva tingere e profumare i propri capelli con appositi oli fragranti.

 

I Romani amavano truccarsi utilizzando il carbone per gli occhi e il fucus per labbra e guance. Introdussero diverse pratiche per la cura del corpo come la depilazione, attraverso l’utilizzo dei rasoi e composti di solfuro di arsenico. Durante l’impero Romano, inoltre, appaiono i sieri antirughe, le prime cure contro i brufoli (attraverso un composto di burro e farina d’orzo) e lo sbiancamento dei denti (attraverso la pietra pomice).

 

 

La cosmesi nel Rinascimento

 

Nel 1500 d.C. con l’avvento della stampa iniziarono a diffondersi i primi trattati sull’estetica e l’uso dei cosmetici.

 

In Europa nel 1508, con l’aumentare della richiesta di profumi, nacque la prima manifattura di profumi naturali, nel monastero dei Frati Domenicani di Santa Maria Novella a Firenze. Le fiere in tutta Europa vennero sostituite da mercati stabili in cui si vendevano spezie, sostanze aromatiche, profumi e prodotti per l’estetica.

 

La nobiltà Europea si scambiava le mode più strane del momento. Truccarsi gli occhi divenne di cattivo gusto, mentre la pratica di tingersi il viso restò, attraverso l’utilizzo di carbonato di piombo e di solfuro mercurico.

 

La cosmetica cominciò a trasformarsi da pratica medievale a tecnica moderna. Nei secoli a venire, infatti, si realizzarono nuove tecniche di trucco, utilizzando profumi e parrucche con lo scopo di valorizzare la bellezza, soprattutto nelle corti europee.

 

 

La cosmesi fino ai giorni nostri

 

La rivoluzione industriale in Gran Bretagna portò con sé anche lo sviluppo di numerose discipline tra cui la chimica. Grazie alla sua evoluzione, infatti, nacque la prima industria cosmetica.

 

La vera rivoluzione del ‘900 fu l’introduzione di una regolamentazione nella produzione di prodotti per la bellezza e per l’igiene, così da garantire la sicurezza. A partire dagli anni ’60 e ’70, infatti, ogni prodotto cosmetico non doveva contenere nessun tipo di ingrediente pericoloso per la salute dell’uomo.

 

Negli anni ’80 e ’90 i cosmetici, oltre al tradizionale ruolo di abbellire il proprio corpo, assunsero anche il compito di mantenerlo in salute: una pelle sana aiuta a migliorare la bellezza di chiunque se ne prenda cura con prodotti adatti.

 

Negli ultimi anni, infine, è aumentata la produzione e, di conseguenza, il consumo di prodotti cosmetici realizzati con ingredienti biologici.