. . .

Su quattro euro giocati d’azzardo, almeno uno passa per la Rete.

E’ quanto emerge dall’ultimo “Libro Blu” dell’ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Presentata lo scorso dicembre, la pubblicazione riassume l’attività svolta dall’ente nel 2017. Non solo. Per fornire un quadro più esaustivo il volume ripropone anche alcuni dei numeri emersi alla conclusione delle annate precedenti.

L’ammontare complessivo dei soldi puntati dagli utenti, quella che in gergo viene definita raccolta, è passato dagli 88,249 miliardi del 2015 ai 101,753 miliardi del 2017. Nel mezzo c’è la tappa a quota 96,173 miliardi del 2016.

Tirando le somme e volendo dare un giudizio: crescita costante per un settore che ormai è stimato l’1% del PIL.

Una performance dovuta soprattutto alle poker room e alle sale da gioco online, come per esempio NetBet Italia, che hanno saputo tenere testa alla contrazione registrata dagli esercizi sparsi su tutto il suolo italiano.

Tanto è vero che la raccolta offline è passata dai 71,268 miliardi del 2015, ai 74,766 miliardi del 2016, per arrivare ai 74,745 miliardi del 2017. Insomma, dopo un primo step in avanti di quasi 3,5 miliardi, l’ultimo anno preso in considerazione mette in mostra un dietrofront di circa 20 milioni.

Discorso completamente differente per il gambling online. Erano 16,913 i miliardi raccolti nel 2015, 21,331 quelli del 2016, sono 26,932 quelli del 2017. A ben guardare, segno più anno dopo anno. Causa di tutto ciò un’offerta sempre maggiore, reti di connessione più veloci, device sempre più performanti, contrasto al gioco illegale, abitudini e stili di vita che stanno cambiando.

E sono proprio le cifre del gioco online, se rapportate al totale della raccolta in Italia, a destare particolare attenzione. Perché dal 19,16% di quattro anni fa sono finite col pesare il 26,46% del passato 2017. Ecco spiegato il famoso euro, ogni quattro, che finisce per essere giocato in Rete e del quale abbiamo scritto qualche riga sopra.

Adesso cosa dobbiamo attenderci?

L’anno che s’è chiuso solo qualche settimana fa non dovrebbe riservare grosse sorprese.

La Camera di Commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi in un report pubblicato sul finire dell’estate e basato sui numeri del registro imprese aveva conteggiato nel primo trimestre 2018 ben 11.139 attività legate al gioco d’azzardo. Quasi mille in più rispetto a quelle censite nel primo trimestre del 2017 in tutte e venti le regioni del Paese, con una crescita di conseguenza pari al 6,9%.

Per di più a inizio gennaio 2019 l’Agimeg, l’Agenzia Giornalista sul Mercato del Gioco, informava che le entrate tributarie per lo Stato dal settore giochi ammontavano a 13,227 miliardi nel periodo gennaio-novembre 2018. Soprattutto, se confrontate con quelle dello stesso periodo dell’anno precedente mostravano un più 4,5%.