Che ormai i dilettanti allo sbaraglio stiano scomparendo, è un dato di fatto. Del resto, la pandemia e la conseguente esplosione del digitale ha fatto sì che tutte le aziende si dotassero di un reparto di web marketing molto importante.
O che, comunque, non guardassero più solo al risparmio ma anche alla qualità.
Tra le figure più ricercate c’è quella della SEO, che si occupa di posizionare i siti web al meglio su Google.
Ma quali sono gli strumenti che utilizza? Eccone qualcuno.
Google Developer Speed
È lo strumento per eccellenza sulla velocità. Assolutamente affidabile (del resto, è di Google stesso) e gratuito, ti consente di capire in maniera precisa quanto è veloce il tuo sito.
La rapidità di un portale è estremamente importante poiché da esso dipende anche il posizionamento sul motore di ricerca. Eh sì, un sito veloce non solo ti permette di avere utenti sul sito, ma anche di migliorarne il posizionamento per specifiche keyword.
Quindi, non sottovalutare questo aspetto.
Semrush
Semrush è uno dei migliori strumenti per quanto riguarda la SEO. Perché ti consente di avere praticamente traccia di tutto ciò che ha il tuo sito e di farlo nel migliore dei modi.
È impossibile, in questa sede, dirti tutto su questo strumento. Però, puoi leggere una recensione completa di Semrush nel sito di Michele Sabatini.
Noi ci limitiamo a dirti che è uno strumento a pagamento, disponibile in tre piani che va dai 99,95$ al mese ai 374,5$ al mese.
Particolarmente adatto per chi fa SEO all’estero, ti permette di controllare innanzitutto il posizionamento del tuo sito per le varie keyword nonché di controllare al meglio una campagna di link building e valutare perfino le opportunità di crescita di quel dominio.
Ovviamente, dà uno sguardo anche alla cosiddetta SEO on-Page e come servizio di assistenza offre perfino il telefono.
Insomma, completo davvero sotto ogni punto di vista.
Broken Link Checker
Broken Link Checker è uno strumento poco utilizzato e, ingiustamente, non troppo famoso. Forse perché fa una sola cosa (anche se la fa davvero bene).
Praticamente, ti scansiona tutto il sito alla ricerca di eventuali collegamenti ‘rotti’ del tuo sito.
In altre parole, controlla se i link a cui rimandi sono corretti oppure no. Ha una versione freemium: fino a 3000 URL di uno stesso dominio è gratis, oltre c’è bisogno di attivare un piano a pagamento.
Oltre a trovarti i link simili, ti dice quali sono e dove si trovano in modo che tu subito possa correggerli.
Infine, ti dà anche la tipologia di errore. Se, ad esempio, è un 404 oppure è un errore del server o altro.
UberSuggest
All’inizio era gratuito poi, dopo essere stato acquisito da Neil Patel, è diventato a pagamento. In ogni caso, però, sono state aggiunte delle funzioni molto interessanti e non costa tanto per quello che offre.
Oltre a dirti il volume di ricerca di un sito, riesce a percepire l’età degli utenti che cercano una keyword e anche quante volte cliccano sui risultati organici della SEO.
Inoltre, fa un’analisi completa di ogni sito, dicendo non solo quali errori ci sono ma anche come risolverli e che impatto hanno sulla SEO. Non è tutto. Ottimo è anche il confronto tra i competitor per non parlare delle strategie di link building consigliate.
È possibile anche attivare dei progetti personali da cui poter, poi, scaricare un comodo report da inviare al cliente o, comunque, per farsi una idea sul nostro sito.
Gli strumenti che hai visto non sono gli unici ma sono solo alcuni di un mondo vasto e affascinante come è quello della SEO.