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Nonostante la situazione di emergenza sanitaria non sia completamente rientrata e i nuovi casi di contagio siano sempre all’ordine del giorno, il Trentino-Alto Adige lancia la sua sfida al Covid-19  tramite una campagna turistica che fa leva sulle emozioni che i paesaggi trentini, l’aria incontaminata e le bontà gastronomiche offrono ai visitatori che vi si recheranno.

In altri luoghi italiani come la Sardegna, molte prenotazioni presso alberghi e residence sono stati disdette in seguito alla pesante ondata di Coronavirus che si è nuovamente abbattuta su queste terre soprattutto durante il mese di agosto, il mese dedicato alle vacanze per eccellenza, che ha comportato la diffusione del virus anche presso vip molto noti alla stampa.

Inversione di tendenza del Trentino

Il Trentino-Alto Adige invece, ha iniziato la stagione estiva con molte difficoltà, in quanto provato dal grande numero dei contagi registrati durante il periodo invernale soprattutto nelle zone di risalita dove non si potevano registrare grandi numeri per via delle misure di distanziamento sociale.

Successivamente però a differenza di altre regioni, esso ha avuto un grande incremento soprattutto verso la fine di agosto nelle zone come Canazei e la Val di Fassa, dove è stato raggiunto da un’onda di turisti che hanno portato grandi guadagni e hanno riempito tutti i locali dedicati al turismo.

A questo proposito, la regione ha operato al fine di guadagnare andando a tamponare la crisi verificatesi nei mesi precedenti e applicando rincari sia per quanto riguarda il soggiorno, che per quanto riguarda tutte le misure relative alla ristorazione, rincari dovuti ai costi di disinfezione in quanto al fine di garantire alti standard di igiene ogni qual volta la normativa lo richieda, camere e luoghi destinati al pubblico vengono sottoposti a procedure di igienizzazione e pulizia costante.

Il ritorno del turismo

Nonostante fino a poco tempo fa il Trentino fosse una meta sconsigliata in quanto erano molti alti livelli di contagiati in queste zone, ora è stato scelto come meta di tantissimi turisti, soprattutto italiani, che hanno deciso di optare per una vacanza alternativa.

Nonostante la stagione estiva sia durata molto meno rispetto agli anni precedenti, i guadagni sono stati ottimi e hanno superato le prospettive prefissate a fine stagione, riuscendo a sconfiggere la grande crisi che si è abbattuta sull’Italia dall’inizio di quest’anno.

Come abbiamo detto, soprattutto nelle valli di Posa, Vigo e Canazei, molte strutture hanno registrato il tutto esaurito, e ciò ha comportato un cambiamento di rotta per la regione che è riuscita a risollevarsi dopo le batoste economiche subito recentemente. Il tutto è potuto avvenire attraverso il rispetto delle regole previste dallo stato e dalla sanità, quali il divieto di creare assembramenti e sovraffollamenti soprattutto nelle zone dedicate alle funivie o alle cabinovie, in quanto ogni cabina è stata dedicata ai gruppi familiari anche se erano molto piccoli, e ogni qual volta queste persone scendevano dalla cabina essa veniva sottoposta al ricambio dell’aria attraverso l’apertura dei finestrini.

I contatti tra gli estranei erano molto brevi a opera di mascherine e ogni tipo di tutela, e molto spesso nei ristoranti veniva concesso di pranzare all’aperto con tavoli molto distanziati. Il personale dei luoghi di ristoro è stato il primo a seguire le norme igieniche attraverso l’adozione di guanti e mascherine.

La capienza presso i luoghi comuni era limitata ad un tot di persone stabiliti dalla legge, e attraverso queste accortezze il Trentino è riuscito a rimettersi in sella e a guadagnare al fine di coprire le toppe riscontrate durante la stagione invernale.

L’ eccezionale ricrescita economica di una regione

In molti si chiedono come una regione completamente provata da contagi sia riuscita a diventare una zona sicura. La risposta è molto semplice in quanto basta adottare dei mezzi di sicurezza idonei a garantire la prevenzione del virus fra la gente, e donando fiducia ai turisti si riesce a lavorare bene tanto da riuscire a sconfiggere il virus sotto ogni aspetto e ogni punto di vista.